Un artista controverso in fuga per omicidio e un cardinale trasformatosi in Granduca con una predisposizione per il dramma: non c'è da meravigliarsi che Caravaggio e Ferdinando I de’ Medici siano a capo della straordinaria Testa di Medusa dell'artista (1597/98), ora un pezzo forte delle otto sontuose nuove sale dedicate al Caravaggio e alla pittura seicentesca alla Galleria degli Uffizi.
Un artista controverso in fuga per omicidio e un cardinale trasformatosi in Granduca con una predisposizione per il dramma: non c'è da meravigliarsi che Caravaggio e Ferdinando I de’ Medici siano a capo della straordinaria Testa di Medusa dell'artista (1597/98), ora un pezzo forte delle otto sontuose nuove sale dedicate al Caravaggio e alla pittura seicentesca alla Galleria degli Uffizi.
Caravaggio e la sua perturbante Medusa
Dipinta su uno scudo cerimoniale in legno, è catturata appena dopo la sua decapitazione - ha gli occhi spalancati e consapevoli, il collo schizza sangue - la Medusa del Caravaggio è un'opera affascinante e inquietante che è stata commissionata dal principale mecenate dell'artista, il Cardinal del Monte, come regalo per Ferdinando I de 'Medici.
Perché Medusa? Questo temibile simbolo non solo rappresentava la conquista sui nemici – nell’antica leggenda greca, lo sguardo erratico di Medusa trasformava gli uomini in pietra, e fu solo utilizzando uno scudo a specchio che l'eroe Perseo fu in grado di sconfiggerla – ma durante il Rinascimento simboleggiava anche il trionfo della ragione sui sensi.
Granduca Fernando: stravaganze teatrali
Un dono ironico, quindi, per il nostro sfarzoso Granduca, rinomato per le sue feste opulente e le stravaganze teatrali. Quando Ferdinando abbandonò il suo ruolo di cardinale per prendere le redini del potere della famiglia Medici dopo la morte sospetta del fratello Francesco, lo fece come se fosse nato per questo. Per il suo matrimonio con Cristina di Lorena, Ferdinando spese a piene mani per festeggiamenti delle sue nozze che durarono sei settimane, con fuochi d'artificio, banchetti, squisite mostre di opere in zucchero, 2.000 ospiti stranieri e, per lo stupore e la gioia degli spettatori, un'intera battaglia navale, rappresentata in miniatura, tenutasi nel cortile di Palazzo Pitti allagato per l’occasione!
Riflettori puntati sui protagonisti della scena, il teatro mediceo agli Uffizi
Rinomato per il suo uso drammatico della luce, che mette in risalto i suoi soggetti come se fossero attori di teatro, l'approccio teatrale di Caravaggio potrebbe aver colto nel segno con la famiglia Medici, già esperta nel creare spettacoli come propaganda. Prima di morire, Francesco incaricò Bernardo Buontalenti (autore della rievocazione della battaglia navale) di costruire il Teatro Mediceo all'interno degli Uffizi, stupendo il pubblico con spettacoli esaltati da illusioni ottiche e macchinari innovativi. (Quando Ferdinando prese il suo posto ne modificò significativamente lo schema decorativo per riflettere la sua stessa autorità).
In sintonia con la mostra in corso, fu sempre Francesco a costituire agli Uffizi il primo museo al mondo, inizialmente privato e poi pubblico, per mostrare gli ampi tesori dei Medici e, nel puro stile mediceo, consolidare ulteriormente il marchio di famiglia e il loro diritto a governare.
Caravaggio: tra realtà e magia
E quindi cosa dire di Caravaggio? Orfano a 11 anni e morto prima dei 40, ricercato per aver ucciso Ranuccio Tommasoni durante una rissa in strada, la sua natura tormentata e violenta ha stimolato una produzione straordinaria. Il magnifico omaggio degli Uffizi all'artista, inaugurato nel febbraio 2018, mette in mostra dei suoi dipinti magistrali, scuri e sottilmente ingegnosi, accanto a importanti opere del XVII secolo tratte da collezioni medicee e europee, con otto sezioni intitolate Tra realtà e magia; Caravaggio e Artemisia; Caravaggio: Medusa; Caravaggio: Bacco; A lume di candela; Rembrandt e Rubens; Galileo e i Medici; e Epica fiorentina.
Che siate spettatori dell'arte o desiderosi di partecipare allo spettacolo, la nuova sezione degli Uffizi getta una luce illuminante sulle dinamiche in atto nelle sale del potere del diciassettesimo secolo e la sua cruda realtà quotidiana.